Casa in Affitto: Vantaggi e Svantaggi
INDICE
Vantaggi e svantaggi per il locatore
Vantaggi e svantaggi per l’affittuario
La registrazione dei contratti di locazione
Tipologie di contratti di locazione (Comunemente detto contratto di affitto)
Locare un immobile può essere una valida scelta sia per l’affittuario che per il locatore, tuttavia, oltre ad avere aspetti positivi, vi sono anche degli aspetti negativi che a breve andremo ad analizzare.
VANTAGGI E SVANTAGGI PER IL LOCATORE
Tra i vantaggi immobiliari per il locatore troviamo:
- la rendita passiva, nel senso che il locatore si garantisce una rendita passiva caratterizzata dal percepire mensilmente un canone d'affitto;
- l’arredo libero, ovvero è possibile scegliere di far trovare l’immobile arredato oppure sprovvisto di arredo;
- stabilità temporale, contempla la scelta del periodo temporale da parte dell’affittuario, se a lungo o a breve termine;
- maggiore caparra, ovvero se l’affittuario intende stabilirsi per un lungo periodo temporale, è possibile richiedere una caparra più alta per avviare il rapporto contrattuale.
Tra gli svantaggi immobiliari per il locatore troviamo:
- trovare inquilini che siano in grado di adempiere ai propri doveri, come il pagamento mensile del canone, adottare comportamenti tali da non recare pregiudizio ai vicini o all'immobile stesso;
- ispezioni saltuarie, che in caso di affitti a lungo termine temporale, risultano difficili da eseguire, in quantol'immobile risulta sempre occupato,pertanto bisognerebbe fissare un appuntamento con l'inquilino per monitorerae la situazione dell’immobile.
VANTAGGI E SVANTAGGI PER L’AFFITTUARIO
Tra i vantaggi immobiliari per l’affittuario troviamo:
- basso capitale iniziale, in quanto la spesa prevede soltanto le spese del canone di affitto e solitamente il versamento di un acconto, al contrario di quando compriamo un immobile;
- flessibilità, in quanto l’affitto dell’immobile non è un vincolo a vita, anche se dobbiamo rispettare le scadenze temporali concordate in precedenza con il locatore;
- spesa fissa, riguarda il canone di affitto concordato tra affittuario e locatore in precedenza.
Tra gli svantaggi immobiliari per l’affittuario troviamo:
- ristrutturazioni vincolate, ovvero nel caso l’immobile necessiti di ristrutturazione di alcune parti, è obbligatorio chiedere l'autorizzazione al locatore;
- investimento nell’immobile, è utile rammentare che, nel caso sosteniamo delle spese riguardo l’immobile, i lavori restano legati all’immobile stesso, non sono previsti rimborsi o restituzione di denaro da parte del locatore;
- proprietà altrui, ovvero nel momento in cui entriamo in contatto con l’immobile affittato dobbiamo tener conto che l’immobile è sempre di proprietà di un’altra persona. L’unica possibilità che abbiamo è quello di stipulare un contratto di affitto con riscatto.
LA REGISTRAZIONE DI CONTRATTI DI LOCAZIONE
Tutti i tipi di contratti di locazione (comunemente detti contratti di affitto) sono esposti alla registrazione obbligatoria, fatta eccezione per i contratti di brevissima durata, come quelli sotto i 30 giorni nell’arco dell’anno solare.
Qualsiasi tipo di contratto d’affitto deve essere comunicato tramite modello RLI, trasmesso all’Agenzia delle Entrate.
Per la registrazione dei contratti di locazione i documenti necessari sono il modello RLI, due copie del contratto di locazione con firma apposita originale, il contrassegno telematico relativo all’imposta di bollo da sostenere ogni 4 pagine o ogni 100 righe con un costo pari a 16€, la ricevuta del versamento dell’imposta ottenuta compilando il modello F24. Di conseguenza alla consegna della domanda, l’ufficio consegnerà indietro una copia firmata col timbro, rilascerà la ricevuta della consegna e comunicherà al contribuente quando sarà resa disponibile la copia del contratto registrato.
TIPOLOGIE DI CONTRATTI DI LOCAZIONE
Come abbiamo già visto in precedenza, nei contratti d’affitto esistono molti obblighi da rispettare tra locatore e affittuario.
Adesso andremo ad analizzare i vari tipi di contratto di locazione, detti anche nel gergo comune contratti di affitto:
- Affitto a canone libero: il contratto di locazione a canone libero significa che tale somma, che corrisponde al canone di locazione mensile, è stabilita in modo libero tra le due parti, concordato in precedenza tra affittuario e locatario, conosciuto anche come contratto 4+4, ovvero per una durata temporale di 4 anni, prorogabile in seguito per altri 4, salvo eventuali disdette. Secondo la normativa di legge vigente sul suolo nazionale italiano, ci sono delle categorie per cui non è possibile attuare l’affitto a canone libero come ad esempio gli immobili adibiti ad uso residenziale come le case popolari, le foresterie, le case villeggiatura, le abitazioni signorili (A1), le abitazioni in ville (A8) e i castelli (A9).
Nella sottoscrizione di un affitto a canone libero vanno inserite tutte le informazioni essenziali in forma scritta per la validità del contratto: le generalità di ambo le parti, l’importo del canone e le modalità del versamento, la durata prevista del contratto di affitto, i dati catastali dell’immobile e la certificazione di prestazione energetica (APE), la descrizione dell’immobile. - Affitto a canone concordato o convenzionato: è possibile concordare il canone in base alle caratteristiche dell’immobile, alla tipologia, allo stato di manutenzione dei locali, alla dotazione dei servizi tecnici. Nell’affitto a canone concordato (non inferiore a 3 anni più un rinnovo biennale alla prima scadenza), il proprietario dell’immobile non sceglie il prezzo dell’affitto, ma deve scegliere un canone stabilito sulla base di accordi intercorsi tra le organizzazioni dei locatori e quelle dei conduttori (c.d. accordo territoriale). Nel calcolo effettuato dell’affitto le caratteristiche da tenere in considerazione sono gli elementi secondari che riguardano le superfici calpestabili, la presenza di balconi o terrazze, la presenza di ascensori. L'affitto a canone concordato prevede poi una serie di agevolazioni fiscali per il locatore e peril conduttore.
- Affitto transitorio: è uno degli affitti più utilizzato sul suolo nazionale, in quanto prevede una durata inferiore ai 4 anni; è utilizzato soprattutto per esigenze di studio e da lavoratori occasionali. La sua durata varia da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 18 mesi. Anche in questo caso sono previste delle agevolazioni fiscali per il locatore e per il conduttore.
- Affitto a studenti universitari: è uno dei contratti di affitto molto in voga tra studenti universitari, in quanto ha una durata limitata nel tempo che va dai 6 mesi ai 3 anni, rinnovabili alla prima scadenza con lo stesso periodo, salvo disdette.